Dur
Mikayel Ohanjanyan
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Due sculture, lunghezza complessiva 15 m ca.
Ogni elemento: 120 x 120 x 120 cm
Materiali misti, corde, 2015
Dur (Porta) è un lavoro creato appositamente per il loggiato del cortile seicentesco dell’Università degli Studi di Milano, costituito da due strutture cubiche tenute in equilibrio da un piccolo cubo posto al centro dello spazio che le separa.
Come Tasnerku + 1, Dur è riconducibile alla musica, ma soprattutto al ritmo dell’adattamento musicale della sequenza numerica elaborata da Fibonacci nel XII secolo, in quanto espressione plastica di un tritono, l’intervallo che realizza una delle maggiori dissonanze della scala diatonica.
Anche in Dur l’elemento principale è il cubo, una forma semplice, in sé stabile, resa però precaria dalla tensione delle corde che lo attraversano creando un contrasto. Così una forma piena si prolunga nello spazio di un’altra consistenza, un invito a superare la realtà della materia.
La tensione creata dai due cubi è espressione plastica del tritono si-fa del cerchio delle quinte, definito dall’antropologo musicale Marius Schneider la zona degli esseri doppi e del contatto fra l’acqua e il fuoco.
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